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Il re del Po

26.06.2021

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Qualche giorno fa con @emalloru abbiamo visitato un castello, una nave-castello per dire la verità. Chi abita queste zone sicuramente la riconoscerà perché la Nave Jolanda e il suo occupante, Alberto Manotti, meglio conosciuto come “il re del Po”, da queste parti sono famosi. Si tratta di un veliero costruito sulle sponde del fiume con pezzi di legno e plastiche recuperate dalla corrente, alle quali è stata data una nuova vita. Una sorta di museo a cielo aperto di quello che il fiume porta con sé. Il castello adesso è vuoto perché Alberto purtroppo è stato male nelle scorse settimane, ma gli auguriamo di riprendersi al più presto per tornare a sedersi sul trono.

Al di là dell’aspetto folkloristico della cosa, la filosofia che guida il re del Po è davvero affascinante: quella che lui definisce un’ “Arca, per salvare la fantasia” è una vera e propria opera d’arte popolare che da 41 anni ormai continua a prendere forma. Una sorta di bolla fuori dal tempo, tanto che Alberto racconta come “la modernità passa di là” – indicando le automobili che attraversano un ponte – “io qui neanche me ne accorgo”. Il suo è un vero e proprio dialogo con la natura: il Po parla, regalandogli il materiale per costruire la sua Arca e Alberto risponde. La piene ogni tanto portano via parte della struttura, come a dire “ti sei spinto troppo oltre”, ma poi restituiscono altra legna per riprendere i lavori. Una bellissima storia personale che diventa metafora del rapporto uomo-natura.

 - 10 Rivers 1 Ocean
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