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Hai He

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Un fiume che è parte del bacino di corsi d’acqua vicino a Pechino. Qualche anno fa uno stabilimento chimico lungo le sue sponde lasciò una scia di sostanze tossiche che portarono a riva migliaia di pesci morti. Un campanello d’allarme per le autorità cinesi

Non solo un fiume ma un insieme – anzi un sistema – di fiumi. Hai He è il nome che sintetizza un complesso reticolato di corsi d’acqua, di affluenti, nell’area nord della Cina vicino a Pechino. Assorbe gran parte dell’inquinamento prodotto in zona e molte plastiche arrivano fino in mare. Il nome Hai, più propriamente, si riferisce solo al piccolo fiume che da Tjanjin si tuffa nel golfo di Chihli, a Tanggu, occupando un’area vastissima. La profondità di questi corsi d’acqua è variabile perché sottoposta alle frequenti precipitazioni: l’inverno è secco, l’estate è caldissima e l’autunno ricco di piogge abbondanti che provocano continue esondazioni in tutta le regione. A partire dagli anni ’50 numerose dighe sono state realizzate con il doppio obiettivo di controllare l’irrigazione dei campi e per l’energia idroelettrica, nel tentativo anche di contenere le piene. In seguito a questi interventi, i fiumi più piccoli sono diventati canali e il flusso dell’acqua è diminuito. Alcuni anni fa dopo un incendio in un deposito di sostanze chimiche, migliaia di pesci morti emersero dalle acque del fiume.

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